Il Paese

La Storia
Si racconta che, una principessa araba, convertitasi al cristianesimo, fuggì da casa per andare a vivere tra i pastori dei quali divise ed alleviò miseria e pene.

Il racconto del passaggio della principessa di nome Elisabetta ascoltato nell'infanzia come esempio di un grande gesto umanitario,suscitava commozione e forniva le prime rudimentali notizie sulle origini del paese di S.Elisabetta.

Grazioso centro agricolo, Santa Elisabetta si distingue per la cospicua produzione di grano, uva, mandorle, pistacchi, olive e formaggi. Fiorente è l'allevamento di ovini e caprini. Il comune di S. Elisabetta conta oggi 3.227 abitanti (Sabbittisi ) e ha una superficie di 1.617 ettari per una densità abitativa di 200 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona collinare interna,posta a 425 metri sopra il livello del mare. Così scrive Stefano Milioto in uno dei suoi libri intitolato appunto “Racconti di Cometa” “ Cometa,una manciata di case buttate su una collina, di pochi abitanti, un mondo chiuso e pur vivo, piccolo e infinito, in cui tutto, amori, passioni, interessi, si consumava in tutti e tra privato e pubblico c’era una appena percettibile linea di demarcazione,un filo di ragnatela. E tuttavia era una condizione di emarginazione, di solitudine, di staticità, di frustrazione, di condanna “.
Belli da visitare sono i siti archeologici di Guastanella , Keli, Monte Comune e i meravigliosi pannelli cromatici che si trovano in piazza San Carlo.
Il municipio è sito in piazza Giovanni XXIII°. Santa Elisabetta dista 22 Km. Da Agrigento, alla cui provincia appartiene.
Belli da visitare sono i siti archeologici di Guastanella , Keli, Monte Comune e i meravigliosi pannelli cromatici che si trovano in piazza San Carlo.
Il municipio è sito in piazza Giovanni XXIII°. Santa Elisabetta dista 22 Km. Da Agrigento, alla cui provincia appartiene.
Piazza San Carlo



Piazza San Carlo ( ncapu u chianu ) Secondo la tradizione vi si trovava la chiesa di S.Carlo. Oggi ristrutturata e rimodernata, è ornata da cinque bellissimi pannelli in ceramica riproducenti il ciclo del grano. Su questa piazza il 6 Gennaio di ogni anno si svolge la rappresentazione della “ pastorale di nardu ”.
Corso Umberto I°


È il corso principale lungo circa 1 km. che attraversa tutto il paese tagliandolo in due.
"U Capu"


Ai piedi del monte Comune, a pochi passi dal paese, sgorga l’acqua della sorgente del Capo, lavatoio comune fino a non molti anni fa, prima che non venisse sconvolta nel suo suggestivo impianto originario.
Piazzetta Dell'Unità

